Frammenti di eternità

di Arturo Truncellito


A cura di Alberto Cosentino.
Agli inizi degli anni ’80 il mio amico Arturo viveva a Milano, lavorava nelle Ferrovie e aveva la passione per la fotografia.
Quando ritornava a Canna girava con la sua Canon in cerca di scatti interessanti, scorci, figure o volti di cannesi segnati dal tempo e dalla fatica.
Nel 1985 il prof. Giovanni Potente organizzò una sua personale che ebbe un grande successo di pubblico.
Con il passare degli anni quella sua passione svanì e la sua Canon finì in un cassetto.
Agli inizi degli anni ’90 durante un’ evento culturale organizzato dall’Urlo riproponemmo quel suo lavoro insieme alla visione dei “Ricordi di guerra” e alla lettura delle poesie di Roberto Roversi.
Da allora quelle foto sono rimaste in mia custodia e quando Arturo mi chiedeva che fine avessero fatto, io lo tranquillizzavo dicendogli che prima o poi gliele avrei restituite.